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Social Lunch Giappone: Curry Giapponese

  • Immagine del redattore: Tiziana Chef
    Tiziana Chef
  • 25 feb 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Mi sono avvicinata alla cultura giapponese all’Universita’ quando ho frequentato i corsi Triennali di Giapponese. La passione per la cultura, la storia, la filmografia e la letteratura nipponica, non mi hanno più lasciata. Negli anni mi sono avvicinata anche alla cultura gastronomica. Preparare il Social Lunch sul Giappone e’ stato molto divertente, la ricerca interessante. “Tanoshimi” potrei dire pensando al Social Lunch giapponese. Tanoshimi e’ un termine giapponese , molto usato alla fine di una frase o un’affermazione , atta a sottolineare, e rafforzare ‘ la “gioia dell’attesa”, tradotto anche in un “ non vedo l’ora”. Tanoschimi e’ il riassunto della felicità, che spesso coincide con un progetto, un’ipotesi, un’attesa. E, il mio lavoro è per me “Tanoshimi”, ma anche” Chiisana”, che si traduce con piccola, ma il suo significato intrinseco e’ esprimere il lusso quotidiano, la gioia, che rappresentano le minuscole concessioni che ci accorda il cibo, la gestione del tempo, le premure e i vizi minuti, che nonostante la loro apparente scarsa rilevanza, infondono un profondo senso di benessere. Il mio lavoro è un “Gohobi” un regalo premio che faccio a me stessa. Tra i piatti del Social Lunch troviamo il Curry Giapponese, che e’ sicuramente uno dei piatti piu’ popolari ed amati. Il curry è stato introdotto in Giappone in epoca Meiji (1868-1912) dagli inglesi e per questo in origine veniva considerato un piatto tipico occidentale. In seguito il curry è stato ovviamente adattato al gusto giapponese ed oggi viene utilizzato per diverse preparazioni, oltre a quella classica col riso: tra le varianti abbiamo il karē udon, il karē-pan (una sorta di panino al curry impanato e fritto delizioso!), ma anche il katsu karē, cioè il tonkatsu al curry. Una curiosità, il kareeraisu in giappone si mangia col cucchiaio e non con le bacchette: il brodo dello spezzatino infatti ammorbidisce il riso e risulta molto difficile mangiare questo piatto con gli hashi. Curry Giapponese INGREDIENTI 500 gr di spezzatino di manzo 1 cipolla grande 1 carota grande 2 patate 1 blocco di curry giapponese (4 cubetti) due cucchiai di olio di semi 1 cucchiaio di salsa di soia 1 cucchiaino di zuccheroingrediente segreto (opzionale): 1 cucchiaio di confettura di albicocche! PROCEDIMENTO Tagliate lo spezzatino a cubi di circa 1,5 cm di lato rifilando via il grasso in eccesso. Pelate le carote e tagliatele a pezzi grossolani, fate lo stesso per le patate e tagliate le cipolle in quarti e poi ancora a metà. In un tegame capiente fatte scaldare l’olio e fate rosolare la carne per qualche minuto finchè non si sigilla e si colora. Spostate la carne in un piatto e fate rosolare le cipolle per una decina di minuti nello stesso tegame. Aggiungete carote e patate, fate rosolare qualche minuto e poi riaggiungete la carne. Coprite a filo con acqua e portate a ebollizione, incoperchiate e lasciate sobbollire abbassando la fiamma al minimo per circa 40 minuti. Non mescolate, le patate dovranno rimanere intere fino all’ultimo. Tagliuzzate i cubi di curry con un coltello e aggiungeteli alla pentola mescolando con molta delicatezza: il brodo si addenserà immediatamente. Questo è il momento di aggiungere la salsa di soia e anche l’ingrediente segreto. Lasciate sobbollire ancora per una decina di minuti a seconda del grado di densità del brodo desiderata (a me piace più cremoso, allo scopo cerco di disfare un po’ delle patate cotte insieme al brodo). Servite ben caldo con del riso bianco. 


 
 
 

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Tiziana Pugliese 

Titti Chef 

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