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Social Lunch Cinese Qualche Curiosità

Non e’ stato facile intraprendere la strada del Social Lunch Cinese per varie ragioni, perché non sono molto amante della cucina cinese, per come viene proposta spesso qui in Italia, spesso troppo pesante, salata, e con una massiccia presenza della salsa di soia. Non mangio mai cinese, e il mio approccio con questa cucina e’stato quasi una sfida, ho fatto una ricerca sulle ricette , ho fatto un po’ di verifiche su quanto si potessero alleggerire, e ho preso come spunto proprio il ricordo del primo ristorante cinese che ho conosciuto. Per tornare al primo ristorante cinese che ho provato, devo fare un gran passo indietro nel tempo al 1998, quando praticamente giovanissima affrontai un bellissimo e lontanissimo viaggio alla volta della Nuova Zelanda e delle Isole del Pacifico in particolare le Isole della Società’ ( Polinesia Francese). Andare in Nuova Zelanda fu un sogno, e soprattutto l’emozione  di andare in un paese agli antipodi dell’ Italia. Partii da Francoforte con Air New Zealand per la volta di Los Angeles. Da LA presi il volo per Auckland, un volo lunghissimo, più di sedici ore filate sul pacifico. Durante il volo ti rendi conto di passare la linea del giorno così, quell’anno persi il primo agosto del 1998, che di fatto non ho mai vissuto. Dopo uno scalo a Auckland arrivai a Christchurch nell’isola del Sud, era agosto e faceva parecchio freddo. Prendemmo il camper e dopo una notte e Christchurch cominciammo il nostro viaggio, la prima tappa era Wanaka. Il paesaggio era bello e abbastanza deserto, solo qualche fattoria e tante pecore, le montagne intorno era piene di neve. Comprammo dell’uva e del kiwi, faceva veramente freddo, non mi capacitavo ancora di essere dall’altra parte del mondo. Wanaka la ricordo molto carina, piena di giovani soprattutto giapponesi, i miei ricordi oggi sono annebbiati da 12 ore di fuso orario di allora , davvero pesantissimo da sopportare, ricordo il nome del riatorante Ripples in cui passammo una bellissima serata, la  cucina a base di pesce molto buono e ben presentato, ma la cosa che ricordo di più era la necessità di riposare. Dopo qualche giorno arrivammo a Te Anau, con una barca arrivammo a Milford Sound, li si poteva navigare tra i fiordi. Li ebbi la sensazione mai dimenticata di essere arrivata in una terra lontana, sconosciuta come fossi un pioniere, 100 anni prima, che vedeva quei posti per la prima volta, dei banchi di nebbia sull’acqua rendevano, quei paesaggi ancora piu’ antichi, la vegetazione, completamente diversa dalla nostra per nulla montana contrastava con quel paesaggio freddo ed ostile addolcito dalle numerose cascate che cadevano sul mare. La Nuova Zelanda mi dava questa impressione la non presenza dell’uomo. Dopo alcuni giorni di viaggio, passando per villaggi sul Mare di Tasmania, Queenstown, un giro in elicottero al Fox Glacier sul Monte Cook, e un altro giorno di viaggio nel nulla arrivammo a Murchison . Murchison era davvero un posto dimenticato da tutti, un posto di frontiera , una piccola cittadina e pochi store, uno solo era aperto dopo le 20. Nello store c’era tutto , compresi due ristoranti, uno che faceva Fish and Chips, servite dentro la carta di giornale, e un corner cinese. L’idea di mangiare pesce fritto al sapore di petrolio non era entusiasmante, cosi’ optai per il corner cinese. La titolare si chiamava Jen o così si faceva chiamare era arrivata li anni prima, e nemmeno lei sapeva come fosse arrivata a Murchison, mangiai per la prima volta gli spring rolls, lei li avvolgeva in una sfoglia trasparente e poi li saltava per qualche minuto su una piastra, lo stesso faceva per il riso con le verdure e degli spaghettini. Assaggiai anche dei ravioli al vapore, Jen preparava le cose li al momento poiché in quel posto non c’era la possibilità di avere prodotti surgelati da friggere o scaldare. Il ricordo di quel cibo cinese era completamente diverso da quello che poi qualche volta ho avuto occasione di mangiare in Italia, molto piu’ pesante e troppo condito. Dopo lasciammo Murchison e con il traghetto facemmo la traversata verso l’Isola del Nord , per arrivare come prima tappa a Wellington. Finito il viaggio in Nuova Zelanda partimmo per Papeete per poi fare il giro delle Isole della Società in barca a vela, ma quello e’ un altro viaggio un’altra storia. Per il Social Lunch cinese mi sono un po’ ispirata al ristorantino di Jen perduto nella bella e lontana Nuova Zelanda. E mi sembra che il risultato sia stato leggero e soddisfacente.


Tiziana Pugliese 

Titti Chef 

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